In questo momento vale 13 dollari. Un anno fa
ne valeva quattro...
L'anno s'è concluso
col Bitcoin che supera i 13 dollari (o i 10 euro). A gennaio 2012 valeva solo
quattro dollari: è una crescita superiore a quella di qualunque altra valuta e
persino dell'oro.
Il valore del blocco
premio è sceso come previsto da 50 a 25 Bitcoin, e quindi anche la quantità di
moneta immessa giornalmente viene dimezzata, in uno scenario deflazionista.
Nella rete Bitcoin la quantità di monete create viene dimezzata ogni quattro
anni, come nel paradosso di Zenone su Achille e la tartaruga. Nel 2030 saranno
stati generati circa 20 dei 21 milioni di Bitcoin complessivi previsti.
Il contrario accade
nella tradizionale moneta a corso legale, che è tendenzialmente inflazionata (e
dagli accordi di Breton Woods in poi ha
perso ogni legame con l'oro). Poco prima della rielezione di Obama la Fed
(Federal Reserve) con il “Quantitative Easing 3” ha immesso alcuni miliardi di
dollari sul mercato, diminuendo di fatto valore il valore della moneta più
diffusa del pianeta.
Il
"mining" del Bitcoin (cioè la pratica di "fabbricare" nuove
monete in rete) avrà una spintra entro la fine di gennaio. sta per avere nel
corso del mese di gennaio una nuova spinta. Quattro anni fa per minare Bitcoin si
utilizzava ancora il processore del computer (Cpu); poi si è passati a
sfruttare la maggior potenza computazionale delle schede video (Gpu). Adesso
stanno per essere commercializzati dispositivi hardware appositi per minare
Bitcoin limitando i consumi elettrici, denominati Asic
Da un lato aumenta quindi
la difficoltà teorica di generazione della moneta, ma dall'altro aumenta la
potenza computazionale immessa nella rete. Se si considera che in questo
momento sono già attivi circa dieci milioni di monete, possiamo star tranquilli
sulla morbidezza del salto dalla fase iniziale alla fase matura del Bitcoin.
Almeno così assicura Gavin Andresen – il
crittografo a capo del team di sviluppo del software Bitcoin - rispondendo su
Twitter a vari interlocutori.
Gavin Andresen, su twitter, sulle prospettive
del Bitcoin:
Bitcoin IT News
@bitcoin_ita
@gavinandresen What
do you think of ASIC? Repercussions on mining? Or benefit of those who produce
the cards before selling? #bitcoin
Gavin Andresen
@gavinandresen
@bitcoin_ita ASICS:
meh. Difficulty will go up, the blockchain will keep chugging along, just like
the CPU->GPU transition we went through
“Meno dollari, gli iraniani scoprono la moneta
virtuale”: intanto un articolo del Business Week mette in evidenza come in un
paese sotto embargo il valore della moneta locale tenda a calare precipitosamente.
Il rial iraniano è passato dai 20.160 a dollaro di agosto (nel mercato su
strada) ai 36.500 a dollaro di ottobre. Adesso è attorno ai 27.000. Il tasso
fisso ufficiale della banca centrale è di 12.260. Questo ha portato - secondo
il popolare musicista iraniano Mohammad Rafigh - a una diffusione dell'uso del
Bitcoin in quel Paese.
Parecchi negozianti
di tutto il mondo (dalla panetteria di San Francisco al dentista scandinavo) accettano
ormai i Bitcoin. Le persone che li posseggono e vogliono scambiarli con monete
fisiche come euro o dollari possono usare siti di scambio come
Localbitcoins.com, un sito finlandese fondato da Jeremias Kangas. Così, per
esempio, " Beyond Matter" - l'ultimo album di Mohammad Rafig - può
essere tranquillamente scaricato per .039 Bitcoin in negozi online (simili agli
iTunes store) come coinDL.com.
“Io credo che
Bitcoin sia, o possa essere in futuro, uno strumento molto efficace per persone
che hanno bisogno di aggirare sanzioni, restrizioni di moneta, e alta
inflazione in paesi come l’Iran” scrive Kangas in una email.
“Bitcoin è così
interessante per me” scrive in un'altra email Rafigh, che oltre che essere
musicista studia ingegneria informatica
- che vorrei che la cultura della moneta digitale si diffondesse nel
mondo, perché non ha alcuna dipendenza da qualcosa come la politica”. Rafigh ha
tradotto alcuni programmi Bitcoin in lingua Farsi per i suoi amici. “Io amo
l’Iran, e se Bitcoin è buono per me, può esserlo per altri iraniani come me”.
“In Iran ne sono
stati affascinati - ha detto, di ritorno da Teherano, il consulente Farzad Hashemi
- Gli iraniani che vivono all’estero possono mandare Bitcoin alle famiglie, e
possono usare uno dei servizi online per trovare qualcuno con cui scambiare
Bitcoin per euro, rial o dollari. Sono utili anche per gli iraniani che
vogliono spostare soldi all’estero, o semplicemente tenerli in un luogo sicuro...".