venerdì 30 settembre 2011

Paul Krugman, nobel in economia, dice "il Bitcoin è un nuovo gold standard" | Google wallet e micropagamenti | Guerra dei cloni, ascesa e declino | Negozi fisici e online che accettano Bitcoin



Paul Krugman, nobel in economia, dice "il Bitcoin è un nuovo gold standard"

Il Bitcoin negli Stati Uniti è preso molto sul serio; gli aficionados sono convinti di avere tra le mani un'invenzione al pari dell'Email o del Torrent: moneta generata dall'elettricità, pagamenti alternativi a Paypal, non avere frontiere di cambio: dal Dollaro allo Yen, dal Franco svizzero all'Euro. La maggior parte degli articoli di quotidiani e periodici sono ostili (un po' alla maniera di La Repubblica o La Stampa "la moneta pirata, della droga, della Cia") ma quelli più autorevoli - l'articolo del Guardian di giugno è stato un punto di riferimento - e i giornali economici gli hanno dedicato crescente attenzione.
Di recente il premio nobel in economia Paul Krugman e James Surowiecki del New yorker sulla MIT Technology Review, hanno scritto articoli (quello di Krugman tradotto, parzialmente e tralasciando alcuni passi sul Bitcoin come gold standard, dal Sole 24 ore) che nel criticarlo ne hanno evidenziato la forza: il paragone con l'oro rilanciato dal nobel anche se in via critica; da keynesiano contro il gold standard dice che il bitcoin ha piú uso finanziario che commerciale e chi li possiede insomma tende a tenerseli.